20 APRILE 2017
SCIOPERO NAZIONALE
ERICSSON TELECOMUNICAZIONI
PER L’INTERO TURNO DI LAVORO
CON PRESIDIO SOTTO LA PREFETTURA DI ROMA
ORE 9:00 VIA QUATTRO NOVEMBRE / PIAZZA SS. APOSTOLI, ROMA
Si avvicina il giorno dello sciopero
e come era stato annunciato nell’ultima assemblea dei lavoratori di
Roma, durante la quale si era convenuto di procedere con azioni di lotta
finalizzate a richiamare l’attenzione delle istituzioni governative, la
RSU di Roma ha scelto come prima iniziativa, di fare un presidio sotto
la Prefettura della nostra città.
Durante le passate procedure di
mobilità, abbiamo intrapreso numerose iniziative per sollecitare
l’attenzione del Governo sulle mobilità di Ericsson; ci siamo sempre
proposti verso le istituzioni cercando di spiegare le vere cause dei
licenziamenti che sono riconducibili per lo più a delocalizzazioni delle
nostre attività in paesi a basso costo e alla mancanza di volontà di
Ericsson di ricondurre il proprio personale, mediante un’adeguata
Formazione, sulle attività considerate strategiche.
A tutto questo si aggiunge oggi la
possibilità concessa dal Governo alla concorrenza cinese, di entrare
prepotentemente nei settori strategici nazionali e dunque anche nelle
telecomunicazioni. L’aggiudicazione della commessa WindTre da parte di
ZTE, rientra in questa logica e complica ulteriormente la situazione dei
lavoratori Ericsson.
In questo schema il numero di persone che la nostra azienda potrà considerare esuberi, non potrà che aumentare.
Serve un cambio di passo!
- Chiediamo alla nostra azienda di
smetterla di trattare i propri dipendenti come semplici oggetti di un
prodotto legati a una specifica tecnologia. La scolarizzazione dei
lavoratori Ericsson è a un livello medio alto e il lavoro strutturato in
processi, come fa Ericsson, consente una facile riconversione
lavorativa del personale. La fungibilità lavorativa non può essere un
criterio utilizzabile dalla nostra azienda, ai fini di una procedura di
licenziamento.
- Chiediamo all’azienda di impiegare il
proprio personale dipendente invece di licenziarlo e sostituirlo con
personale di aziende subappaltatrici
- Chiediamo al Governo di intervenire
concretamente su Ericsson affinché rilasci un serio piano industriale,
degno di un’azienda che intende garantire e sviluppare lavoro nel nostro
territorio e che non punti solamente all’acquisizione di market share.
- Sempre al Governo chiediamo di
assumersi le proprie responsabilità politiche nell’aver consentito alle
imprese di telecomunicazioni, soprattutto in questi ultimi anni, di
portare all’estero il nostro lavoro, e di aver fatto entrare in Italia
la concorrenza cinese in un settore strategico.
- Ai tutti i lavoratori invece, chiediamo
di far sentire la propria voce, aderendo allo sciopero e impostando
sulla posta aziendale l’out-of-office “Sono in sciopero contro i
licenziamenti Ericsson”
Roma, 18/04/2017
RSU ROMA ERICSSON