giovedì 1 aprile 2021

Comunicato Unitario Segreterie Nazionali

Nella giornata di ieri Ericsson ha voluto cimentarsi in un susseguirsi di comunicazioni aziendali rivolte ai lavoratori in cui, unilateralmente, comunicava chiusure collettive e regolamentazione dello smart working.

Nella comunicazione relativa alle chiusure collettive si spinge ad affermare che le stesse siano state “già anticipate alle organizzazioni sindacali”, elencando una serie di ponti e date in cui di fatto vengono imposte ai lavoratori la fruizione degli istituti. A questa paradossale comunicazione ha fatto seguito una ulteriore informativa unilaterale in cui si annuncia la sottoscrizione dell’accordo di smart working con una azienda del gruppo i cui principi saranno estesi anche ai lavoratori Ericsson Telecomunicazioni in assenza di accordo sindacale.

Nell’attuare l’ennesima azione unilaterale a danno dei lavoratori, l’azienda Ericsson coinvolge le organizzazioni sindacali nella sua comunicazione affermando di aver anticipato alle stesse il piano delle chiusure. Ricordiamo all’azienda che l’art.31 del contratto collettivo nazionale prevede un esame congiunto effettuato con le RSU che non riteniamo assolutamente espletato.

Nel corso dell’ultimo incontro, infatti, si è discusso esclusivamente di smart working, tra l’altro senza trovare un accordo per esclusiva responsabilità aziendale che ha chiaramente espresso una visione arcaica e rigida del lavoro da remoto, molto lontana da una idea di lavoro agile che ci si aspetta da una multinazionale quale è Ericsson.

Rigidità nella fruizione e nella regolamentazione delle giornate di lavoro da remoto, numero di giornate mensili decisamente insufficienti, nessuna tutela prevista per genitorialità, lavoratori con familiari disabili, residenti oltremodo distanti dalle sedi amministrative, e con addirittura richieste di peggioramento dalle attuali prassi in essere per il “rientro in sede”.

Alle rivendicazioni sindacali volte a ricercare soluzioni condivise che trovassero la giusta mediazione tra le istanze dei lavoratori e le esigenze aziendali, la risposta di Ericsson, che si era riservata di effettuare delle verifiche sulle proposte messe in campo dal sindacato, è stata quella di agire unilateralmente.

Se, infine, alle richieste del sindacato confederale circa la presentazione di un piano di riqualificazione del personale che traguardi la gestione delle eccedenze in maniera non traumatica, nel rispetto della dignità dei lavoratori e delle sentenze dei tribunali, la risposta di Ericsson è stata “premiare” per la gestione del “contenitore vuoto” del reparto “reintegrati EXI”, non possiamo che prendere atto, con amarezza, che questa azienda non ha la capacità, ma soprattutto la volontà, di attuare quel cambio di passo nelle relazioni sindacali più volte auspicato dalle organizzazioni sindacali.

Se Ericsson ha oramai deciso di non riconoscere il ruolo assegnato, per legge e contratto, alle rappresentanze sindacali, se la multinazionale svedese ha inesorabilmente intrapreso la strada delle azioni unilaterali, la risposta del sindacato sarà altrettanto dura.

Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, preso atto delle azioni messe in campo da Ericsson Telecomunicazioni proclamano da subito lo stato di agitazione, invitando le strutture territoriali e le RSU ad avviare un percorso assembleare che individui le opportune azioni di protesta da mettere in campo a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori e contro un atteggiamento aziendale irrispettoso delle norme, del contratto, delle sentenze dei tribunali, ma soprattutto della dignità dei lavoratori.

Roma, 1 aprile 2021

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL


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