mercoledì 29 luglio 2020

Comunicato unitario nazionale su sentenza EXI

Cessione Ramo d'azienda Ericsson dichiarata illegittima. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil: ennesima dimostrazione che i problemi vanno gestiti con la contrattazione e non attraverso riorganizzazioni fantasiose.

Ieri il Tribunale di Roma ha emesso una importante sentenza relativamente alla cessione di Ramo d'azienda messa in atto da Ericsson che aveva visto 530 lavoratori trasferiti a far data dal 1 Gennaio 2018 verso la sua controllata Ericsson Exi.
In attesa delle motivazioni che seguiranno, la sentenza emessa non lascia dubbi interpretativi, quella cessione di ramo di azienda è illegittima ed ora Ericsson dovrà reintegrare i lavoratori che hanno impugnato il trasferimento di ramo.
Non è la prima volta che cessioni di ramo di azienda nel comparto delle Telecomunicazioni raggiungono questo epilogo, dimostrando ancora una volta quanto sia fallimentare gestire esuberi attraverso forzature riorganizzative piuttosto che attraverso il confronto e la contrattazione con le organizzazioni sindacali.
La sentenza in oggetto riconosce le ragioni dei lavoratori, auspichiamo che questo sia un ulteriore monito per tutte quelle aziende che nel settore preferiscono cimentarsi in riorganizzazioni fantasiose piuttosto che confrontarsi con il sindacato per la gestione dei problemi occupazionali.
Il comparto delle Telecomunicazioni per sua natura è soggetto a continue mutazioni, trasformazioni, evoluzioni, solo attraverso la gestione condivisa dei percorsi, il sano e proficuo confronto tra le parti sociali si può e si deve governare questi processi. Le forzature, come dimostrato da questa ulteriore vicenda, non risolvono i problemi, semmai li accentuano.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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